venerdì 23 settembre 2011
PRIMI IN CLASSIFICA
giovedì 8 settembre 2011
118 ANNI
mercoledì 11 maggio 2011
8 MAGGIO 2011 : UN GIORNO DA RICORDARE
Questo é un giorno dove in tutto il mondo sono successe cose da ricordare: mentre in Ingilterra il Manchester U. si avvicina al suo 19esimo titolo di campione della Premier League, negli Stati Uniti d’America cadono rovinosamente i bicampioni Laikers, mentre a Las Vegas il 32enne filippino Pacquiao guadagna 20 miglioni di dollari per disputare, e vincere, il combattimento nel quale c’era in palio l’OMB dei pesi Welter di box, riusciendo cosí a mantere in suo possesso il cinturone. Qui in Spagna si piange ancora la morte del migliore golfista di tutti i tempi: Severiano Ballesteros; mentre Nadal perde la finale con Djokovic nel Master 1000 Mutua Madrid Open e ci regala il colpo tennistico dell’anno che ha fatto il giro del mondo; nella Liga il F.C.Barcelona 1899 vince il derby Catalano e si avvicina al terzo titolo consecutivo di Pep Guardiola come allenatore e il 21esimo del club “blaugrana”. Il Twente vince la sua terza copa Olandese e il Panathinaikos di basket si proclama campione d’europa per la sesta volta nella sua storia, mentre il campionato europeo femminile, dello stesso sport, é venuto orgogliosamente a Salamanca giá un paio di giorni fá. In Italia la Ferrari, con l’Asturiano Alonso, conquista il suo primo podio dell’anno, speriamo sia l’inizio di una lunga serie; il Giro d’Italia inizia con polemica per la vittoria del nonnetto Petacchi e il Milan festeggia il suo 18esimo scudetto a Roma. Mentre il mondo piange, ride, gioisce o si dispera un’altro evento storico, e non di minore importanza avviene a Genova; una noticia che finisce (proprio come quelle sopra citate) sui giornali sportivi di tutto il mondo. Il C.F.C. Genoa 1893 (la storia vivente del calcio in Italia) batte la SamB a due giornate dalla fine del campionato e li “accompagna” al bordo dell’inferno della serie B… Noi: ridiamo e gioiamo, loro: piangono e si disperano… e vendendoli cosí meschini non possiamo fare altro che godere! E godere! E godere!!!
La partita non é stata delle migliori, non é stato certo il gioco espresso in campo quello che fará ricordare, nel futuro, questa partita; tanto che i presenti allo stadio, e non solo loro, giá pensavano in un rilassamento della squadra, in una specie di pareggino-torta; certamente non per la mancanza di attaccamento alla maglia da parte dei grifoni in campo e neanche per la mancanza di serietá da loro dimostrata in questo anno calcistico, bensí, come giá detto, per il brutto gioco espresso dai rossoblú. Questi cori sono sicuramente da attribuire solo ed esclusivamente alla brutta e nervosa partita oferta nel terreno di gioco e alla eccessiva voglia e premura di vedere i ciclista in B, lo dimostrano i centinaia di striscioni e stendardi dedicati allo sfottó fatti vedere a fine partita.Cosí che nessuno si debe sentire offeso né aggredito da dei cori nati per un “errore” di intendimento tra i giocatori e i tifosi; tutti possono sbagliarsi, e sta volta si é sbagliato il tifo, e tutti apprendono dagli errori commessi, non per questo c’è bisogno di condannare nessuno, soprattutto dopo aver chiarito il malinteso…vero Preziosi?!
Lasciado da parte le critiche… che bello é stato ragazzi!!! Se lo avessimo sognato esattamente come é avvenuto non avremmo potuto crederlo realizzabile… e invece si! É stato tutto perfetto, il goal di Floro Flores, il pareggio e anche i cori della Nord, la rissa e il rosso a Mesto che ha ridato la speranza ai ciclisti, il lungo recupero e gli ancor più lunghi (sopratutto per loro) 30 secondi di recupero sul recupero aggiunti dall’arbitro per l’entrata in campo di Konko per sostituire Kucka. 30 secondi, e il mondo é cambiato; 30 secondi un tiro in piú, un regalo divino; un “delantero” argentino in piú; sta volta si chiama Boselli, Boselli GOAL!!! E la Nord esplode, Genova grida, e da Salamanca, nel Caffé Bell’Arte, un urlo unanime si unisce a quello della Nord da parte di tutti i presenti. E i ciclisti si incazzano! Mentre Genova gioisce! Il Bell’Arte esulta, esplode, sembra di essere lí!
La tensione é stata ad alto voltaggio, i nervi a fior di pelle e la lontananza dal NOSTRO Luigi Ferraris pesante! Ma i festeggiamenti non sono finiti. Insieme ai nostri CUGINI, i veri cugini, quelli del Barça, corrono i fiumi di Cava (Champagne catalano) e volano i pezzi di focaccia genovese, e poi gli facciamo fare un “giro turístico” per Salamanca alla bandiera del cuore, quella rosso blú con il grifone in mezzo! Lontani, ma sempre presenti! Grazie Genoa per questo regalo, grazie ragazzi per queste emozioni, grazie mamma per avermi fatto genoano!
domenica 8 maggio 2011
VERSO LA FINE
lunedì 11 aprile 2011
FUTURO...CHI LO AMO, CHI LO ODIA...
martedì 22 marzo 2011
UN FENOMENO
lunedì 21 marzo 2011
WE ARE GENOA
“…Ma quella faccia un pó cosí, quell’espressione un po cosí que abbiamo noi mentre guardiamo Genova…” (Bruno Lauzi)
Rimontata importante della prima squadra d’Italia contro il Bologna, e sognamo (che non costa niente) con l’ Europa; derby (1-2) ai Grifoncini e i ciclisti che perdono in casa con il Parma e sbagliano il rigore del pari… non vi basta? Gol vittoria di Pazzini con l’Inter.
Dopo questa domenica non tutti guardiamo Genova con la stessa faccia ne la stessa espressione, c’é chi ha il sorriso stampato in bocca e l’allegria dipinta nel volto pensando alle faccine che domani, al lavoro, incontreremo: capocce basse, smorfie di rabbia e dolore, occhi pieni di paura che sanno solo guardare a 3 centimetri dalle proprie scarpe per paura che, alzando lo sguardo, l’unica visione possibile potrebbe essere una enorme B, come un sole!
8 punti di differenza dall’unica squadra di Genova, 2 punti dall’aBisso della serie cadetta… adesso proprio non possono vedere Genova con gli stessi occhi che la abbiamo sempre vista noi! Non ce la fanno! Perché loro non sono genovesi, perché loro non hanno la pelle di sale e sole, ne il blu del mare nel cuore pompando il sangue rosso del tramonto. Perché noi abbiamo sempre visto Zena con la stessa faccia e la stessa espressione: in A, in Europa, in B e addirittura in C!
PERCHE NOI SIAMO GENOVA!
E allora: DAI Genoa!!! Continua a far rispettare la nostra amata Genova, in Italia, in Europa en el mondo! Continua a farci sorridere! Sempre e comuncue saremo con te, ovuncue sarai, ovuncue saremo! Non abbiamo complessi, il nostro nome, il nostro simbolo, i nostri colori: sono Genova! Mentre c’è chi ha complessi di inferioritá, coscente di essere solo un quartiere, di essere la fusione di 2 squadrette dilettantistiche, di non aver fatto niente di buono per il calcio in Italia… Buona settimana di lavoro “amatissimi” samBdoriani! A no! Saranno DUE (2) le settimane di soffrimento!Vabbé dai!préndetela come un riscaldamento per il prossimo anno…
SIETE SOLO UN QUARTIERE!
I Lunedí di lavoro, generalmente, sono duri, pesanti; ci alziamo dal letto con la sensazione di dover andare ai lavori forzati delle piramidi egizie; sicuramente cuesto Lunedí 21 marzo 2011 i genovesi (quelli veri) si alzeranno con anticipo sulla sveglia, avranno tempo di prendersi il 2º caffé della mattina al bar con tempo d’avanzo per dare un’occhiata al giornale sportivo, aspettando (in vano) che entri un collega del sampierdarena. Domattina ci alzeremo con una voglia matta di arrivare al lavoro, di vedere (determinati) compagni di lavoro, dei quali molti si prenderanno mutua per… depressione preB! A casa per schivare le facce allegre e contente dei Genovesi (che loro chiamano “cugini”… ma cugini di chi?)! E dai! Non vi incazzate! Daltronde le squadre di cuartiere sono tutte in B, a parte il Chievo… aproposito: OCCHIO AI “PROVINCIANI” DI VERONA! Che fra 15 giorni vi potrebbero mandare definitivamente in ZONA B! Sarebbe davvero un paradosso, quelli del quartiere di verona mandano in B quelli di Sampierdarena, a giocare con il Cittadella, Portogruaro e l’ Albinoleffe (un’altra fusione)…
Vi auguriamo due bune settimane di sfottó a tutti e vi salutiamo con un’altra canzone; anche se voi non saprete legge, ignari della strana e sconosciuta lingua con la cuale scriviamo questo testo:
"...amü me bell'amüa sfurtûn-a a l'è 'n grifun
ch'u gia 'ngiu ä testa du belinun
amü me bell'amü
a sfurtûn-a a l'è 'n belin
ch'ù xeua 'ngiu au cû ciû vixín..."